Con l’olio Texaco manutenzione dei motori ridotta

“Tact Von Eller-Ebersteinsche Bga Gbr” è il nome di un’azienda agricola di tipo misto operante nel Nord della Germania. Nel 2011 alle produzioni agricole tradizionali affiancò in effetti una produzione di elettricità derivante da un impianto di cogenerazione basato su un motore Man da 250 chilowatt di potenza alimentato con biogas. L’energia elettrica venne interamente destinata alla rete mentre il calore ceduto dal sistema di raffreddamento del motore venne impiegato per riscaldare le stalle e gli edifici residenziali. Nel 2020, alla luce dei positivi risultati maturati con le produzioni energetiche, l’impianto fu ampliato con l’introduzione di un secondo motore, sempre Man, ma da 360 chilowatt di potenza che dopo le prime 300 ore di rodaggio si decise di lubrificare con olio Texaco “Hdax 9500 Sae 40”, specifico per unità alimentate con gas di discarica, biogas, gas da digestione anaerobica e gas acidi.

Tale prodotto grazie alla sua speciale composizione prometteva infatti di contrastare l’insorgere dei depositi che normalmente si innescano sui componenti chiave dei motori alimentati con combustibili caratterizzati da elevati tassi di acidità. Ciò, secondo Texaco, allungherebbe i tempi di lavoro fra un tagliando e l’altro consigliati da Man e previsti ogni 400 ore. Concorre a tale obiettivo anche una “capacità di ritenzione particolarmente elevata della riserva alcalina”, espressione tecnica che in un linguaggio più popolare esprime capacità di lubrificazione inalterate per più lunghi periodi di tempo rispetto a un olio tradizionale.

Conscia degli importanti ritorni economici indotti dalla possibilità di cambiare l’olio con minor frequenza, ma anche dei danni che potevano derivare da impreviste avarie del motore, l’azienda decise di limitare i cambi olio, ma sottoponendo il lubrificante a una serie programmata di analisi tese a valutarne l’efficienza man mano che il tempo passava.

Tempi di lavoro allungati di sei volte

In collaborazione con la stessa Texaco ebbe così inizio un vero e proprio test sul campo che si concluse due mila e 500 ore dopo, quando l’ennesima analisi segnalò la necessità di procedere a un ricambio completo e non a un semplice rabbocco. Di fatto accadde che usando Texaco Hdax 9500 Sae 40” i tempi di lavoro si erano allungati di quasi sei volte permettendo di risparmiare cinque sostituzioni complete di olio ciascuna delle quali avrebbe comportato l’acquisto di 23 litri di olio, dei relativi filtri oltre ai necessari tempi di fermo macchina. Effettuato il cambio a due mila e 500 ore il test continuò poi fino alle soglie delle sette mila ore di lavoro, quando si decise di revisionare il motore inviandolo in Man per un controllo visivo e strumentale dei suoi componenti caldi. Pistoni, segmenti, teste e canne in primis. Anche tale analisi si concluse positivamente, nel senso che tutti i componenti esaminati soddisfacevano gli standard operativi Man e quindi potevano essere rimontati senza sostituzioni per consentire al motore di riprendere il lavoro.

Specifico anche il refrigerante

Un motore a gas lavora normalmente con pressioni di combustione circa quattro volte superiori a quelle in essere nei normali diesel. Inoltre dato che il gas brucia più lentamente del gasolio accade che canne e cieli dei pistoni siano esposti alle alte temperature per più lunghi periodi di tempo. Una corretta gestione del calore è quindi cruciale per assicurare la continuità di lavoro del motore e in tale ottica rientra anche la scelta del refrigerante, il fluido che ha il compito di asportare il calore dalle parti calde del motore per poi andarlo a smaltire nel radiatore.

Esistono in effetti diverse tipologie di refrigerante, con o senza silicati. I primi assicurano uno strato protettivo in tutto il sistema di raffreddamento del motore ma a spese di una riduzione dei trasferimenti di calore. Inoltre possono dar luogo a morchie che col tempo penalizzano la funzionalità di pompe, radiatori e termostati. Per questi motivi l’azienda agricola Tact Von Eller-Ebersteinsche Bga Gbr oltre a lubrificare il suo Man da 360 chilowatt con olio Texaco “Hdax 9500 Sae 40” lo ha anche raffreddato con il refrigerante Texaco “Delo Xlc Antifreeze/Coolant”, privo di silicati e specifico per motori di alte prestazioni operanti in condizioni difficili. E’ un refrigerante-antigelo che combattendo i depositi che si possono formare internamente ai radiatori e alle pompe assicura adeguati scambi termici anche dopo molte ore di lavoro. Il fluido concorre inoltre a mantenere le temperature leggermente più basse rispetto a quelle indotte dall’uso di refrigeranti tradizionali, fattore particolarmente importante proprio nel caso dei motori operanti a regimi stazionari e alimentati con combustibili che danno luogo a temperatore di combustione particolarmente elevate.

Titolo: Con l’olio Texaco manutenzione dei motori ridotta

Autore: Redazione

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